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Tu resta, danzatrice

 

 

L'astro che ti corruppe nel silenzio
 
il grido, dal ciglio delle pensées,
 
delirante attentato fece eterno
 
un canto d' usignoli. E dal perduto
 
nostro muro notturno empí un nitrito
 
di cavalle.
 
 
               Perdesti a un gesto calle
 
d'avorio che la notte aveva chieste.
 
Calpestavi i tuoi sandali. Finestre
 
di fuoco arderono sui tuoi capelli
 
dilatati le parole piú vere.
 
(Tu resta, danzatrice,
a commentare in segreto.)
 

 

 
 
Dance Poetry
A comprehensive anthology
Edited by Alkis Raftis
Copyright 2012

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